Turismo religioso in Umbria

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Turismo religioso in Umbria, una pratica che coinvolge ogni anno milioni di turisti. Fedeli, appassionati di arte e storia religiosa o semplici estimatori di una regione che ha davvero molto da offrire. Ciò che l’Umbria custodisce, preserva e alimenta è la possibilità di vivere la profondità dell’autentica esperienza del turismo religioso e del contatto genuino con la natura, la storia e l’arte.

Chi viaggia molto, soprattutto chi intraprende viaggi storico-religiosi, non cerca posti nuovi ma nuove emozioni che solo luoghi antichi sono in grado di offrire. L’Umbria, da questo punto di vista, è una regione particolarmente in sintonia con la spiritualità, densa di significato e carica di attrattive.

Non a caso è una regione che ha visto nascere prima e diffondere poi, la filosofia di vita e le ideologie religiose di due tra i più grandi santi del cristianesimo: San Benedetto da Norcia e San Francesco d’Assisi.

San Benedetto da Norcia

L’uomo di Dio che brillò su questa terra con tanti miracoli non rifulse meno per l’eloquenza con cui seppe esporre la sua dottrina“.

San Benedetto da Norcia

San Benedetto da Norcia (Norcia, 480 circa – Montecassino, 21 marzo 547) è stato un monaco cristiano italiano, fondatore dell’Ordine di San Benedetto. Viene venerato da tutte le Chiese cristiane che riconoscono il culto dei santi. I Monasteri da lui costituiti hanno in qualche modo fatto la storia della religiosità.

San Francesco d’Assisi, patrono d’Europa

“Predica il Vangelo in ogni momento, se necessario, usa le parole”.

San Francesco da Assissi

Francesco d’Assisi, nato Giovanni di Pietro di Bernardone il 3 ottobre 1226, è stato un religioso e poeta italiano. Diacono e fondatore dell’ordine che da lui poi prese il nome, è venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Comunione anglicana. Il 4 ottobre ne viene celebrata la memoria liturgica in tutta la Chiesa cattolica.

L’opera Francescana coinvolse molti personaggi che, una volta entrati in contatto con lui e col suo predicare, scelsero a loro volta una vita improntata sul Vangelo. Possiamo citare Santa Chiara (fondatrice dell’ordine delle Monache Clarisse), e Jacopone da Todi (poeta particolarmente noto per la preghiera dello stabat mater).

Non possiamo poi non menzione Santa Rita da Cascia e il Santo degli innamorati, San Valentino da Terni.

Turismo religioso in Umbria, i luoghi da visitare

L’essere turista religioso in questa magnifica regione risponde al bisogno più profondo di vivere appieno un’esperienza in grado di far avvicinare a un autentico rapporto con la spiritualità, ritrovando un rinnovato senso di pace e di armonia con ciò che ci circonda.

Ma, parlando di turismo religioso in Umbria, cosa visitare? Quali sono i luoghi da non perdere? Volendo fare turismo religioso le attrattive da vedere non mancano assolutamente. Ecco una carrellata dei luoghi da non perdere durante le vostre vacanze in Umbria.

Abbazia di San Benedetto da Norcia

La chiesa, dedicata a San Benedetto, patrono d’Europa e patriarca del monachesimo occidentale, secondo la tradizione cristiana, sorge proprio sopra la casa del Santo.

Tra e pagine dell’opera “I Dialoghi” di San Gregorio Magno, San Benedetto nacque il 12 settembre 480 d.C. a Norcia da un’agiata famiglia romana.
Qui egli trascorse gli anni fino alla fanciullezza ed ebbe  modo di conoscere l’esperienza monastica di stampo orientale grazie alla presenza di eremiti siriani che avevano fondato alcuni cenobi presso la vicina Abbazia di Sant’Eutizio e Spes a Preci.

Fu proprio grazie all’incontro tra la tradizione monastica orientale e il mondo latino che nacque la Regola Benedettina. Probabilmente il primo monastero nacque nel periodo immediatamente seguente alla morte di Benedetto nel secolo VI.

San Benedetto da Norcia ha dato il via ad un nuovo fervore religioso cui ha inevitabilmente fatto seguito, un nuovo impulso architettonico. Le ricerche archeologiche confermano infatti l’esistenza di un oratorio risalente all’VIII secolo e al X le testimonianze di una comunità monastica, dipendente dalla vicina Sant’Eutizio.

Nel 1294 il papa Celestino V e il rettore del Ducato di Spoleto, riconobbero ai benedettini il legittimo possesso.

L’esterno dell’Abbazia di San Benedetto

La struttura architettonica della Basilica di San Benedetto è tardo-trecentesca e può essere datata circa nel 1388.
La facciata è a capanna, risale alla fine del XIV secolo, partita da due ordini di lesene a forma di pilastri.

La parte superiore della maestosa fronte è arricchita da un bel rosone accompagnato dai simboli dei quattro evangelisti. Dopo il terremoto del 1859 venne completamente restaurata e riportata al suo originario splendore. Sulla parte inferiore è possibile osservare il portale gotico a fasci di colonne ricco di sculture nella lunetta. Bellissime la raffigurazione della Madonna col Bambino tra due angeli e, ai lati, le statue di San Benedetto e Santa Scolastica.

Anche il campanile è il risultato di un restauro effettuato nel 1703, dopo il crollo parziale dell’originale romanico.
La fiancata oltre il campanile, in corrispondenza del transetto è rinforzata da una speronatura entro la quale si apre un’edicola con affresco raffigurante la Madonna con Gesù Bambino di pittore tardogotico.

Al lato destro dell’edificio è addossata la Loggia dei Mercanti, o Portico delle Misure, del XVII secolo. Molto interessante il particolare della presenza di grossi recipienti di pietra ben allineati ai lati; si tratta delle unità di misura dei cereali usate nel medioevo.

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L’Interno della Basilica di San Benedetto

L’interno è a croce latina anche se, a causa delle numerose modifiche che si sono susseguite negli anni, non ha stile ben preciso. Si fondono elementi romanici, gotici e barocchi. Gli interventi dei secoli XVII e XVIII sulla struttura gotica, della quale si vede tuttora l’arco trionfale a sesto acuto, sono stati quelli che le hanno conferito l’aspetto che ancor oggi possiamo ammirare.

Appena dopo l’ingresso, a sinistra, si apre una nicchia con l’unico affresco della chiesa che raffigura San Giorgio e Santa Barbara. Sulla lunetta sovrastante vi sono, invece, la Madonna col Bambino coronata da angeli.
Il primo altare di sinistra è stato realizzato dai Battaglia di Todiano ed è dedicato a San Pietro Damiano.
Sopra il secondo altare di sinistra si ammira la Resurrezione di Lazzaro, opera realizzata nel 1560 da Michelangelo Carducci.

L’abside, ridotta in altezza in seguito al 1703, è impreziosita da un Crocifisso ligneo dei primi del ‘500.
Sull’altare del transetto destro potrete ammirare la tela di Vincenzo Manenti raffigurante Madonna, angeli e sette santi (tra cui Eutizio, Scolastica e Spes).
Proseguendo sul lato destro, verso la bussola dell’ingresso s’incontra l’altare dell’Adorazione dei Magi, con tela del XVII secolo.
Sulla cantoria in contro facciata si trova l’organo a canne, costruito da Feliciano Fedeli nel 1740 e modificato da Zeno Fedeli agli inizi del XX secolo.

L’accesso alla cripta è consentito attraverso una scala che si apre a sinistra dell’ingresso della basilica. Nell’area della cripta sono visibili i ruderi di una struttura romana datata intorno al I sec. d.C., un vasto ambiente a pianta quadrangolare con abside, costruito con la tecnica dell’opera cementizia e dell’opus reticolatum. La tradizione orale attribuisce questi resti proprio alla casa dei due santi gemelli anche se, molto probabilmente, si tratta della basilica del municipium romano.

All’inizio della navatella di sinistra si apre un’absidiola che viene considerata il luogo di nascita dei Santi gemelli. Si tratta di un’absidiola decorata da bellissimi affreschi risalenti al XIV secolo e raffiguranti:

  • nel tamburo: la Madonna in trono col Bambino coronata da angeli tra una Santa e San Sebastiano,
  • nella lunetta, una Crocifissione.

Attraverso una porta cancellata, si accede ad un’area archeologica sottostante la basilica.

Turismo religioso in Umbria: Duomo di Orvieto – Cattedrale di Santa Maria Assunta (TR)

La Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta è il principale luogo di culto cattolico di Orvieto, in provincia di Terni, chiesa madre della diocesi di Orvieto-Todi e capolavoro dell’architettura gotica dell’Italia Centrale.

La costruzione della chiesa fu avviata nel 1290 per volontà di papa Niccolò IV. Venne inizialmente pensata in stile in stile romanico da un artista sconosciuto ma, Giovanni di Uguccione, che diresse i lavori ad opera già iniziata, introdusse le prime forme gotiche.

Ai primi anni del Trecento lo scultore e architetto senese Lorenzo Maitani assunse il ruolo di capomastro dell’opera e scelse di ampliare ulteriormente in forme gotiche l’abside e il transetto. Alla sua morte il ruolo di capomastro venne assunto da vari architetti-scultori che si succedettero nel corso degli anni, spesso per brevi periodi.

Anche i lavori della facciata si protrassero negli anni, fino ad essere completati solo nella seconda metà del 1500 da Ippolito Scalza, che costruì tre delle quattro guglie della facciata. Ne è comunque derivata una splendida costruzione del tardo Duecento, che portò lustro all’intera cittadina.turismo religioso in abruzzo: il duomo di Orvieto

L’interno del Duomo di Orvieto

Al suo interno ospita dei splendidi mosaici rappresentanti la vita di Gesù e della Santissima Vergine, queste opere fanno vivere una vera e propria esperienza spirituale al visitatore. Tra i diversi pittori un ruolo fondamentale hanno avuto artisti del passato tra i quali Gentile da Fabriano, Lippo Memmi, Beato Angelico, .

Sono proprio di Ugolino di Prete Ilario e Luca Signorelli gli splendidi affreschi delle due cappelle: quella del Santissimo Corporale e quella di San Brizio. Gran parte della maestosità della cattedrale è nella sua facciata ricchissima di dettagli e simboli, dal rosone ai mosaici, dalle porte ai bassorilievi.

Santuario Basilica Papale e Sacro Convento di San Francesco di Assisi (PG)

Parlando di turismo religioso in Umbria è doveroso citare la Basilica e il Sacro convento dedicati a San Francesco di Assisi.

I resti mortali di San Francesco d’Assisi riposano nella Basilica da ottocento anni rendendola uno dei Santuari più importanti per il mondo Cattolico. Questo luogo santo, insieme alle altre chiese, fanno di Assisi una vera e propria città-santuario.

Francesco venne proclamato santo da papa Gregorio IX il 16 luglio del 1228, circa due anni dopo la morte; ed il 17 luglio, lo stesso pontefice pose la prima pietra per la costruzione del santuario Basilica. La storia racconta che proprio Francesco indicò il luogo in cui voleva essere sepolto.

La chiesa, fin dalle origini, fu uno dei capisaldi della diffusione del gotico in Italia. E’ importante tener presente che, essendo il luogo di sepoltura del fondatore dell’ordine monastico, venne pensata già in origine una struttura adatta ad accogliere i numerosi pellegrini.

La costruzione della basilica fu avviata nel 1228 da Gregorio IX e consacrata il 25 maggio 1253 da papa Innocenzo IV. La basilica fu posta sotto la diretta dipendenza di papa Innocenzo IV. I nomi degli architetti sono sconosciuti.

All’inizio la basilica inferiore doveva coincidere con le attuali campate dalla seconda alla quarta (con pianta rettangolare e rispecchiando la semplicità del modello francescano), ma la struttura venne modificata optando per linee più maestose che richiamavano l’architettura romanica lombarda.

Turismo religioso in Umbria: San Francesco d’Assisi e le due chiese sovrapposte

Nel 1232, si decise di edificare due chiese sovrapposte, di misure maggiori, che esaltassero la gloria del santo fondatore e dell’Ordine. Venne aggiunta un’altra campata verso est, il transetto e l’abside, mentre all’esterno venivano costruiti pilastri e contrafforti per sopportare il peso della basilica superiore. Anche la copertura originaria a capriate venne rifatta con volte a crociera costolonate. La chiesa presenta dunque quest struttura:

  • Parte sottostante: chiesa tombale con la cripta,
  • Sopra: aula monastica, spazio per le prediche e cappella papale.

Turismo in abruzzo San Francesco di Assisi

La Chiesa conobbe il terribile terremoto che scosse l’Umbria e le Marche nel 1997, è ormai noto il video dove si vede crollare gran parte del soffitto, fortunatamente l’opera di ricostruzione e restauro ha riportato la Chiesa allo splendore originario.

E’ bene sapere che il percorso di visita che si snoda a partire dalla Piazza Inferiore, passando salendo dal Parcheggio San Giovanni Paolo II, lungo la Chiesa inferiore, la Tomba di San Francesco, il Chiostro di Sisto IV e la Chiesa superiore, per uscire sulla Piazza Superiore e ammirare una nuova vista della città.

Santuario di Santa Rita da Cascia (PG)

Il Santuario di Santa Rita da Cascia è un luogo di silenzi e pace, di preghiera interiore e contemplazione. Per accogliere tutti i devoti ritiani del mondo, nel 1937 la Beata Madre Maria Teresa Fasce, Badessa del Monastero Santa Rita, vuole una Basilica intitolata alla santa dei casi impossibili.

Questo Santuario è dedicato ad alla figura di una donna che riuscì a dimostrare una forte devozione allo spirito cattolico. Dopo la morte del marito e alcune controversie con i parenti di lui, riuscì ad entrare in convento, dove si dedicò con amore alla preghiera e al sostegno di poveri ed ammalati.

I bassorilievi del Santuario di Santa Rita

Incastonata sul colle Sant’Agostino, la facciata è ricoperta del bianco candido del marmo travertino di Tivoli.
Il portale d’ingresso è impreziosito da dieci bassorilievi che immortalano gli episodi significativi della vita di Rita:

  1. La santa con le api;
  2. Rita insegna ai figli a pregare;
  3. La morte del marito;
  4. L’ingresso al monastero;
  5. La prova dell’obbedienza;
  6. Rita suora dona il pane ai poveri;
  7. Rita riceve la stigmate;
  8. Il pellegrinaggio a Roma;
  9. Le rose e i fichi in inverno;
  10. Il transito.

basilica di Santa Rita da Cascia

L’interno della Basilica di Santa Rita da Cascia, a croce greca, è costituito da una cupola centrale e quattro grandi absidi. Si possono ammirare opere di Giacomo Manzù, Giacomo Manzù, Giacomo Manzù, Cesarino Vincenzi, Gisberto Ceracchini, Giuseppe Valerio Egger e Ferruccio Ferrazzi.

Meta di pellegrinaggio visitata da milioni di persone ogni anno, l’Urna del 1930 contiene il corpo di Santa Rita, qui collocato il 18 maggio 1947.
Sui quattro lati esterni dell’arca in cui è contenuta, sono rappresentate le virtù cardinali: temperanza, fortezza, giustizia, prudenza.

Turismo religioso in Umbria: il Santuario Basilica San Valentino a Terni (TR)

La Basilica di San Valentino è uno dei principali monumenti religiosi della città di Terni.

Il primo edificio (costruito sopra la tomba del martire san Valentino) risale al IV secolo. Venne tuttavia distrutto dai Goti, e ricostruito poi nel VII grazie all’opera dei Benedettini.

Nel 742 la basilica fu teatro dello storico incontro tra il re longobardo Liutprando e papa Zaccaria. Il luogo dell’evento fu scelto dal sovrano dei Longobardi proprio per la presenza della salma del santo che si diceva avesse proprietà taumaturgiche.

L’attuale edificio risale al XVII secolo. A quell’epoca, grazie all’opera di papa Paolo V, vennero ricercate e trovate le reliquie del santo che erano rimaste sepolte proprio nel luogo in cui sorgevano le prime chiese.

Fu così che venne iniziata la costruzione dell’attuale Basilica di San Valentino che si concluse nel 1618 ,quando vi furono traslati i resti del corpo del san Valentino.

Dietro l’altare maggiore della Basilica è possibile ammirare il coro con la “confessione di San Valentino”, ossia un altare costruito proprio sopra la tomba del martire con al centro un dipinto risalente al XVII secolo che celebra il martirio del santo.

All’interno della Basilica è possibile ammirare anche la teca che contiene i resti del Santo e, proprio di fianco, il dipinto che rappresenta il momento più evocativo ed importante della vita di San Valentino: l’apparizione della Madonna.

Turismo religioso in Umbria: San Valentino a Terni

Turismo religioso in Umbria: il Santuario dell’amore misericordioso di Collevalenza (PG)

Il 18 settembre 1951, Madre Speranza Alhama Valera, Fondatrice della Famiglia dell’Amore Misericordioso, si stabilì con le suo suore e con i Figli dell’Amore Misericordioso nel piccolo paese di Collevalenza, a sud-est di Todi. Qui, secondo le indicazioni del Buon Gesù, iniziò la costruzione del Santuario dedicato all’Amore Misericordioso di Dio.

Il progetto del Santuario, realizzato tra il 1953 e il 1975, venne affidato all’architetto spagnolo Julio La Fuente. Collevalenza, anche grazie al suo santuario che può essere definito uno dei più arditi esempi di architettura moderna, iniziò ben presto a richiamare pellegrini e turisti da tutto il mondo.

La facciata del Santuario è caratterizzata da un portico costituito da una grande pensilina in cemento sovrastata da un’ampia vetrata; sulla scalinata antistante s’innalza, per 46 metri, il campanile.

Il complesso è composto da tre parti:

  • Il Santuario di Gesù Amore Misericordioso dove troneggia il grande Crocefisso ligneo policromo, che attira e fa comprendere l’Amore divino e misericordioso.
  • La Basilica dell’Amore Misericordioso a navata unica con sei cappelle per lato
  • La Cripta dedicata a Maria Mediatrice che ospita la tomba della Beata Madre Speranza, morta a Collevalenza l’8 febbraio 1983.

Il 22 novembre 1981 Sua Santità Papa Giovanni Paolo II visitò il Santuario e il 17 aprile 1982 lo elevò a Basilica minore.

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Elena Fassoli
"La via più breve per giungere a se stessi gira intorno al mondo", diceva Hermann Keyserling. Ed ecco perché, appassionata da anni di viaggi e sport, mi piace avventurarmi in quel cammino che, attraverso il mondo, mi porta costruire la miglior versione di me stessa.